E’ arrivato Settembre. Le vacanze per il 99,9% delle famiglie sono già un ricordo. Un ricordo talmente lontano che sembra non averle mai fatte.

E’ arrivato Settembre. Ricominciano le scuole. E da qualche anno questo si traduce nell’essere inseriti, a forza, nel gruppo Whatsapp della classe frequentata dal proprio figlio o figlia. Il che si traduce nell’essere bombardati quotidianamente da decine, se non in alcuni casi da centinaia, di messaggi di mamme e papà sulla qualunque.

Ora, lungi da me non utilizzare una tecnologia come Whatsapp per essere aggiornati. Insomma, prima lo si poteva fare solo al telefono fisso o andando fisicamente a scuola a leggere gli avvisi. La comodità è indiscutibile.

Il problema è che la maggior parte dei genitori abusa dello strumento rendendolo totalmente inefficace rispetto allo scopo che dovrebbe avere.

Sbloccare il telefono dopo una riunione di lavoro e trovarsi 146 notifiche di messaggi su Whatsapp ti fa entrare in depressione. Impossibile mantenersi aggiornati, nessuno si metterebbe a leggere 146 messaggi. Il problema è che se tra quei 146 messaggi c’è qualcosa di utile che devo sapere? Lo perdo, è ovvio.

Allora ecco una lista versione ironica, ma anche no, di cose che non devono assolutamente essere fatte su una chat di classe. Vi prego, veramente, non fatele. In tanti ve ne saremo più che grati.

1. Silenzio assenso

Questa penso sia una regola aurea che da sola risolverebbe già il 50% dei problemi.

Silenzio = Assenso

Non è solo un proverbio. E’ la realtà.

Come funziona? Vi faccio un esempio tipico.

In un gruppo Whatsapp esiste una questione dove viene chiesta una cosa semplice:

chi ha fatto X lo scriva gentilmente

Allora perchè tutti quelli che NON hanno fatto X rispondono? Perchè? Perchè far arrivare 40 notifiche a tutti i genitori con un’informazione del tutto inutile?

Questo qui è un tipico esempio:

gruppo whatsapp

(e vi ho evitato tutti gli altri messaggi di chi diceva “io l’ho portata”).

Perchè dire a tutti che “io l’ho riportata”. Non era un sondaggio su chi l’avesse riportata. Bisognava solo individuare chi NON l’avesse portata. E’ semplice. Cosa non si capisce?

Invece no! 40 notifiche che non danno alcuna informazione utile. Nada. Zero.

2. Feste di compleanno

Le feste di compleanno sono un “must” nel gruppo Whatsapp di classe. Quello che succede è quanto segue.

Pippo festeggerà il suo compleanno sabato prossimo. Chi ci sarà?

Da qui seguono circa 60 messaggi (= 60 notifiche) di tutti quelli che rispondono.

In questo caso i problemi sono 2:

  1. La domanda della mamma/papà del festeggiato è posta male. Sarebbe bastato dire “gentilmente mi fate sapere in privato chi ci sarà?” (anche se il 50% avrebbe comunque risposto nel gruppo)
  2. Anche se non è chiesto esplicitamente nella domanda bisognerebbe rispondere in privato alla diretta interessata invece di spammare tutta la classe. Onestamente quanto mi può interessare che Gino non può venire perchè quella sera dorme dalla nonna che abita lontano?

Anche qui, ecco un esempio tipico

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3. Mai inviare catene, MAI

Le catene sono il male. Non provate ad inviare catene in un gruppo Whatsapp di classe. Ma in nessun gruppo in generale. Vi prego, le catene proprio NO! Enne O.

Che risposta vi aspettate? Seriamente pensate che qualcuno con un minimo di intelligenza giri quel messaggio altrimenti pensa di non trombare per 10 anni? Dai su, le catene nel 2018 non si possono sentire!

4. No auguri

Non inviate le solite GIF o immagini di auguri per i vari eventi in un gruppo Whatsapp. Festa del papà, festa della mamma, festa dei nonni, festa dei vegani, festa dei pastafariani.

No, non servono. E soprattutto non rispondete agli auguri nel caso venissero inviati. Non lo fate, neanche la risposta serve, fidatevi.

Altro esempio per voi.

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5. Chiedere il numero di telefono della scuola

(o di altre cose già discusse)

Soprattutto dopo che è stato dato almeno altre 13 volte nel gruppo.

Esiste una ricerca dentro Whatsapp. O nel 2018, da ben 20 anni ormai, esiste anche Google, dove basta inserire una ricerca come

telefono nome_scuola nome_città

e magicamente Google vi fornirà la risposta. Davvero, provate una volta.

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Anche qui agevolo diapositiva di esempio

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La stessa cosa vale per altre n questioni, tipo:

  • orario massimo di ingresso/di uscita
  • quanto pagare di mensa
  • IBAN della scuola
  • e tutto quello che trovate comodamente sul sito della scuola

6. Non fate sondaggi

Fare sondaggi sul gruppo è un altro male da evitare come la peste. Se si inizia a chiedere

meglio A o B?

si innesca un circolo vizioso che tende all’infinito. Seriamente.

Agevolo altra diapositiva

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Se poi si fa un sondaggio a domanda aperta allora è la fine. Non se ne esce.

Se volete fare un sondaggio veloce senza spammare il gruppo usate un tool facilissimo come Doodle. Facile, veloce, intuitivo.

7. Spostate la discussione in privato

Se la discussione comincia ad essere solo tra due partecipanti del gruppo, vi prego, spostatevi in privato.

Onestamente a me non interessa quando scrivi che hai i turni e che quindi non potrai andare al colloquio con le maestre e se puoi mandare un tuo parente al posto tuo. Come non penso che interessi agli altri partecipanti del gruppo sapere che hai una cena di lavoro, che il tuo capo vuole assolutamente che tu vada a questa cena e che quindi non potrai accompagnare tua figlia al pigiama party organizzato da un’altra amichetta. O no?

8. Messaggi vocali

Forse sono diventato vecchio io. O forse sono troppo ingegnere (i messaggi vocali non sono ricercabili). Ma odio dal profondo i messaggi vocali che ricevo personalmente. Figuratevi i messaggi vocali dentro un gruppo Whatsapp di classe!

Perchè mandare un messaggio vocale? Mi costringi a sentirlo perchè penso che tu abbia detto una cosa importante, che hai da comunicare un fatto che tutti devono sapere.

Perchè allora clicco su “play” e sento delle cose totalmente inutili? Rivoglio indietro quel minuto rubato alla mia vita. E lo rivoglio ora, ricaricato sulla mia Postepay.

Cosa fare allora?

Io sono, tutta la vita, per l’utilizzo di Telegram, in particolare per l’uso dei canali Telegram. La differenza è che il canale funziona come un gruppo Whatsapp con l’unica ma sostanziale differenza che solo una persona può mandare messaggi, gli altri possono solo leggere senza poter rispondere.

Whatsapp non ha questa funzionalità, ha la modalità “broadcast” che però funziona diversamente. In questa modalità un amministratore sceglie una lista di contatti e ogni volta che manda un messaggio ognuno dei contatti può rispondere 1:1 all’amministratore.

Capisco che Telegram è usato da poche persone, almeno oggi, e che quindi non è una soluzione praticabile per una chat di classe.

Quindi, vi prego, seguite queste regole e se ne avete altre valide ditemelo nei commenti. Salviamo i nostri telefoni dalle enne mila notifiche inutili!

In extremis

Beh, si può sempre abbandonare il gruppo e tanti saluti, o no?

maurizio