Per chi non ne ha mai sentito parlare, Tidal è un nuovo servizio per streaming audio e video fondato da Jay Z insieme a una cordata di big della musica (fra cui Madonna, Jack White, Kanye West, Rihanna e Daft Punk).

Perchè, vi chiederete, è nata una nuova realtà per fare esattamente quello che già fanno molto bene Spotify e Pandora?

Sembrerebbe che gli artisti non siano contenti delle revenue che gli vengono concesse da Spotify e quindi hanno deciso di crearsi da soli una piattaforma che facesse streaming di musica a pagamento.
Si sono presentati come la piattaforma che suona musica ad altissima qualità e che concede revenues più alte agli artisti.

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Fin qui nulla da dire, il ragionamento ci può stare.

Questo il video della presentazione in pompa magna.

https://www.youtube.com/watch?v=egShCjfvi9s

Bene, oggi l’applicazione è scesa al 700imo posto delle classifiche iTunes (considerate che al momento della scrittura di questo articolo, le applicazioni di Spotify e Pandora sono rispettivamente al numero 3 e 4 della chart US).
Insomma, sembra proprio che il progetto Tidal non abbia assolutamente avuto il successo desiderato.

Perchè? Come è possibile che un progetto musicale sponsorizzato dai cantanti top mondiali possa fallire? Come è possibile che con tutti quei soldi non siano riusciti nemmeno a scalfire minimamente le quote di mercato di Pandora e Spotify?

Partiamo dal principio, come sempre, e vediamo quali errori sono stati fatti.

Presentazione

Guardate questa foto

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E’ stata presa dalla presentazione ufficiale di Tidal. Cosa ve ne pare, sinceramente? Ricchi, straricchi che sembrano chiedere “su dai, non guadagniamo abbastanza con Spotify, venite su Tidal e ascoltate la nostra musica così potremo guadagnare ancora di più e comprare altre Ferrari.”
Beh, gli utenti non hanno bisogno di una schiera di miliardari su un palco per dire loro cosa fare. E’ semplicemente un fail.

Parlare male dei competitor

La nascita e la presentazione di Tidal si sono basati su continui attacchi ai loro competitor. Invece di evidenziare le caratteristiche della loro piattaforma hanno stressato il fatto che Spotify e Pandora non dessero loro abbastanza revenues.
Sapete cosa è successo subito dopo la presentazione in pompa magna? Che le app di Spotify e Pandora hanno visto crescere vertiginosamente il numero di download e sono oggi nella chart top10 delle app che guadagnano di più. Questo è quello che succede quando presenti un prodotto parlando male degli altri prodotti.

Alta qualità

Il plus che offre Tidal rispetto ai suoi rivali è l’alta qualità della musica. Perfetto.
Il problema è che su 100 utenti, 90 ascoltano la musica da cuffie commerciali in ambienti disturbati (traffico, ufficio, palestra…), 5 l’ascoltano su impianti di casa dove alcuni orecchi sopraffini potrebbero notare la differenza, e altri 5 sono i patiti di musica che hanno impianti stereo da migliaia di euro e che quindi possono effettivamente sfruttare l’alta qualità.

Pricing

Considerando che Spotify è gratuito nella versione con pubblicità e costa 9,99€ al mese, questo è il pricing di Tidal al mese:

TIDAL HiFi:
$19.99 in the US
$19.99 CAD in Canada
£19.99 in the UK
€19.99 in Europe
199 Nordic Countries (DK, NO)
$23.99 AUD in Australia
$96 HKD in Hong Kong

TIDAL Premium:
$9.99 in the US
$9.99 CAD in Canada
£9.99 in the UK
€9.99 in Europe
99 Nordic Countries (DK, NO)
$11.99 AUD in Australia
$48 HKD in Hong Kong

Forse un po’ troppo, no? Inoltre non esiste alcun piano totalmente gratuito. Dopo 1 mese di prova bisogna abbonarsi al Premium o all’HiFi.

Conclusioni

Ad oggi Tidal, come scritto, è scesa notevolmente nelle classifiche di download mentre le sue rivali sono salite nella top 10. Il CEO di Tidal è stato già rimosso, Kanye West, uno dei finanziatori, sembra avere implicitamente annunciato la fine del proprio coinvolgimento nel progetto, cancellando dal proprio account Twitter ufficiale ogni riferimento alla piattaforma di streaming.

Potrebbe anche essere presto per fare dei bilanci, tuttavia la situazione attuale non promette nulla di buono.

Io, per ora, continuerò ad ascoltare Spotify. Voi?

maurizio