No, non sto delirando e sparando lettere a casaccio sulla tastiera.

Vediamo un attimo cosa significano queste sigle.

PFM: personal financial manager. Un gestore delle finanze personali che mostra analisi e trend delle spese di un conto corrente bancario. Il PFM, teoricamente, dovrebbe aiutare il cliente a visualizzare in un singolo snapshot quelle che sono le sue spese e modificare le sue abitudini in base ai trend.

BOT: abbreviazione di RoBOT, ovvero un qualche agente informatico che interagisce con l’utente. In particolare, in questo ambito, mi riferisco ai BOT su Facebook Messenger, ovvero quegli agenti software con i quali possiamo interagire via chat su Messenger e ricevere informazioni o notizie di nostro interesse.

Quindi, un PFM su BOT altro non è che un gestore delle finanze personali con il quale interagire attraverso BOT su Messenger.

Perchè?

Le persone sanno che hanno la necessità di risparmiare ma il problema è che spesso non ci riescono. Alla base di questa difficoltà ci sono ragioni sia pratiche che comportamentali.

E’ complicato capire quando e quanto risparmiare e la maggior parte delle persone compie queste azioni ad intuito, senza in realtà capire la motivazione che lo ha portato ha risparmiato 10€ su una determinata spesa.

Per questo motivo un PFM intelligente che indichi cosa fare e quando farlo potrebbe essere una soluzione interessante da portare avanti.

Come funziona

come_funziona

Da una parte ci sono le banche con i propri clienti e i propri conti correnti bancari.

Dall’altra parte c’è Facebook Messenger con circa 1,9MLD di utenti.

In mezzo c’è questo agente intelligente che dialoga e raccoglie costantemente i dati dai conti degli utenti delle banche, elabora le informazioni ricevute e le eroga, sotto forma di chat Messenger, agli utenti.

Alla base delle interrogazioni del BOT verso le banche c’è un’attività costante di scraping.

Il principale scopo dello scraping è l’estrapolazione delle informazioni dal corpus di un testo, disponibile sulla rete internet. I dati sono estratti, elaborati e archiviati in un database.

Ad esempio, lo scraping può essere utilizzato per analizzare i contenuti di un sito web, per creare una copia di sicurezza delle pagine, oppure per estrapolare solo alcune informazioni da un particolare sito web. Quando si parla di scraping si tratta per lo più di attività legali anche se non è difficile trovare esempi di scraping al limite del legale.

Eseguire uno scraping della pagina del conto corrente bancario significa andare ad estrapolare le informazioni dei movimenti del conto, lavorare queste informazioni, eseguire le opportune analisi e erogare il contenuto lavorato in una forma diversa, nel nostro caso via chat su Messenger.

scraping

Soluzione complicata

Se io fossi una startup che intendesse sviluppare un business basato su analisi intelligente dei movimenti sui conti corrente dei miei clienti, eseguirei uno scraping come appena descritto che però risulterebbe oneroso e complicato.

  • Una soluzione del genere è poco scalabile. Immaginate a quante righe di codice dovrebbero essere scritte per poter eseguire lo scraping su tutte le interfacce di tutte le possibili banche dei miei potenziali clienti.
  • Una soluzione come quella descritta è fortemente dipendente dai cambiamenti delle interfacce delle banche. Se una banca cambia semplicemente l’ordine di visualizzazione delle informazioni sui movimenti, ad esempio mette prima la somma spesa e poi la data, bisognerebbe modificare in real time il proprio algoritmo di scraping per riflettere il cambiamento.
  • Esiste poi anche un problema di possibili blocchi da parte delle banche. Se una banca volesse tagliare l’accesso all’algoritmo che esegue continuamente scraping dei propri conti corrente, potrebbe farlo bloccando di fatto l’accesso da un determinato IP e rendendo la soluzione non più praticabile.

Saltedge

In questo scenario altamente tecnologico e fortemente dipendente dalle banche, entra in gioco una società chiamata Saltedge.

Saltedge da un lato si interfaccia ai conti correnti degli utenti (al momento della scrittura di questo post Saltedge è integrata con oltre 2.500 banche nel mondo di cui 24 in Italia) e dall’altro offre una soluzione facile e robusta basata su API.

saltedge

Una potenziale startup che volesse offrire un servizio alternativo di visualizzazione dei dati sui movimenti dei conti bancari dei propri utenti (vedi appunto un PFM su BOT), potrebbe interfacciarsi alle API di Saltedge e ricevere le informazioni di cui ha bisogno in un formato standard adatto ad essere lavorato.

Ad esempio, se si volesse accedere alle informazioni di un determinato movimento sul conto, invece di scrivere centinaia di righe di codice per eseguire lo scraping, potrei chiamare la API di Saltedge in questo modo:

api1

e ricevere la risposta in questo formato

api2

E’ evidente che ricevere le informazioni come dataset mi da la possibilità di memorizzare e lavorare i dati in maniera scalabile e sicura. In questo modo sono in grado di costruire un servizio di visualizzazione alternativa dei movimenti su conto molto più affidabile e scalabile.

Caso d’uso

Un caso d’uso molto interessante è quello rappresentato da Ernest, un BOT su Messenger che eroga un servizio di PFM.

ernest

Ernest si interfaccia al conto corrente del cliente, analizza tutto lo storico delle transazioni, i trend di spesa e di guadagno e, attraverso Facebook Messenger, fornisce sia le informazioni sulle spese effettuate come PFM che consigli su quando e quanto risparmiare.

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L’onboarding del cliente su Ernest è molto semplice.

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Si inizializza la chat con Ernest su Facebook, nello stesso modo in cui si inizierebbe una chat con un proprio contatto.

All’interno della conversazione si fa il setup del conto corrente, ovvero Ernest chiede username e password del conto della banca che si vuole analizzare.

A quel punto il BOT analizza tutto lo storico a sua disposizione ed eroga messaggi informativi su spese effettuate e consigli di risparmio.

Username e password

Un grosso scoglio da superare in questo scenario è quello di inserire la propria username e password del proprio conto corrente bancario su un’interfaccia che non è quella della banca.

Senza entrare troppo nei tecnicismi, che se volete potete studiare direttamente sulla documentazione di Saltedge, le credenziali non vengono mai salvate da Saltedge, piuttosto viene utilizzato un token per permettere l’accesso al conto bancario.

Inoltre, ad oggi nessuna banca permette di eseguire delle disposizioni senza un’ulteriore codice di accesso, sia questo un token, una OTP inviata via SMS al cellulare del titolare del conto o altre forme di autenticazione temporanee o usa&getta.

Fornire le credenziali di accesso ad Ernest, o servizi similari, non permette in alcun modo ad una terza persona di eseguire delle operazioni dispositive sul conto.

L’unica cosa che è consentita fare è quella di visualizzare tutti i movimenti del conto che, di fatto, permettono poi ad Ernest di fornire il servizio di PFM via Messenger.

Conclusioni

Da qualche anno viviamo in un’era dove società che non posseggono alcun asset fisico fatturano centinaia di milioni di euro e valgono miliardi (vedi Airbnb o Uber).

Oggi è impensabile ritenersi sicuri come azienda solo perchè si è una grossa azienda con centinaia di migliaia di clienti.

Piccole startup, formate da poche persone, sono in grado di erogare servizi molto interessanti che grosse aziende, per problematiche burocratiche o di opportunità, di fatto non offrono.

La Ernest di turno potrebbe erogare un servizio di PFM intelligente via BOT ai clienti di tutte le più grandi banche italiane già domani. Senza attendere la PSD2. Senza portare avanti sviluppi di milioni di euro sui propri sistemi con un time to market di 12 mesi o più.

E’ quindi importante per le grandi aziende cominciare a ragionare in un’ottica differente, cambiare totalmente mindset. Bisogna rendersi conto che se non sono in grado di erogare un determinato servizio, non sono al sicuro solo perchè posseggono tanti clienti. Anzi, altre piccole realtà potrebbero far leva su questa loro carenza di servizio e offrirlo gratuitamente andando a basare il proprio business case su servizi accessori.

Oggi Ernest fornisce questo tipo di servizio in maniera gratis proponendo forme di risparmio alternative a quelle offerta dalla banca e sulle quali chiaramente ha un guadagno.

maurizio